La storia d'amore tra Romeo e Giulietta è ambientata a Verona, nel 1303 circa, tra le vie del centro storico e alcuni dei luoghi più caratteristici della città scaligera, come la casa di Giulietta, dov'è ancora possibile ammirare il famoso balcone, e la vicina casa di Romeo; tutte e due non troppo lontane dalla centralissima Piazza Erbe.
È solo più tardi, nel 1597, che tutto il mondo impara a conoscere il destino dei due amanti delle nobili famiglie dei Montecchi e dei Capuleti grazie alla tragedia composta da William Shakespeare.
Il racconto della lotta tra le famiglie Montecchi e Capuleti ha un fondo di verità, ma a Shakespeare va dato sicuramente il merito di essere riuscito a renderla una storia d'amore immortale grazie alla sua opera teatrale "Tragedia di Romeo e Giulietta".
La storia di Romeo e Giulietta è legata in maniera indissolubile alla città di Verona, tanto che passeggiando per il suo centro storico è possibile visitare dal vivo i luoghi in cui si sono svolti gli eventi.
La verità è che si deve ringraziare Antonio Avena, il direttore dei musei civici di Verona dal 1920 al 1955, per la nascita di molti dei luoghi collegati alla storia di Romeo e Giulietta a Verona, a cui va dato il merito di aver creato il mito della città dell'amore.
La casa di Giulietta, il balcone di Giulietta, la tomba di Giuletta e la casa di Romeo si trovano a Verona, mentre i castelli di Romeo e Giulietta si trovano nel comune di Montecchio Maggiore, in provincia di Vicenza.
La casa di Giulietta si trova in Via Cappello 23, ed ospita non solo il Balcone di Giulietta, ma anche la statua di Giulietta.
Giulietta, che nacque il 16 settembre del 1284 da messer e madonna Cappelletti, trascorse qui la maggior parte della sua vita. Nella corte interna si affaccia il balcone di Giulietta, dove la tradizione vuole che s'incontrassero i due amanti al chiaro di luna, e, che oggi, è una tappa fissa degli innamorati che decidono di visitare Verona.
La statua di Giulietta, copia dell'opera originale di Nereo Costantini, si trova nel cortile della casa. Secondo la tradizione è di buon augurio esprimere una promessa d'amore toccando il seno destro della statua.
La tomba di Giulietta si trova invece all'interno del Museo degli affreschi G.B. Cavalcaselle (Via Luigi da Porto 5).
Ospitato in quello che una volta era il convento di San Francesco al Corso dei frati cappuccini, il sarcofago di marmo rosso è ritenuto da sempre il luogo in cui venne seppellita l'eroina della tragedia shakespeariana dopo che si tolse la vita.
Il corpo di Romeo dovrebbe invece riposare nei pressi di Via Da Porto 6, anche se non se ne ha la certezza assoluta.
La casa di Romeo si trova in Via Arche Scaligere 5. Il palazzo medievale in pieno centro a Verona, che fu la dimora dei Montecchi fino ai primi del XIV secolo, è attualmente un'abitazione privata a cui non si può accedere.
Sul muro è possibile ammirare una targa di marmo in cui è riportata un frammento del primo atto dell'opera di Shakespeare
“Oh! Dov’è Romeo? … Taci, ho perduto me stesso: io non son qui e non son Romeo, Romeo è altrove”
(Atto I Scena I Romeo e Giulietta)
Alla base della storia di Giulietta e Romeo ci sarebbero i castelli di Romeo e Giulietta, due piccoli manieri che si trovano su una collina nel comune di Montecchio Maggiore.
Si tratta del Castello della Villa, il Castello di Romeo, e del Castello della Bellaguardia, il Castello di Giulietta.
La loro posizione così particolare, vicina ma opposta, ispirò a Luigi da Porto, la novella "Historia novellamente ritrovata", che ispirò più tardi il lavoro di Shakespeare.
Nel periodo storico in cui si svolge la storia di Giulietta e Romeo, il governo della città è in mano alla dinastia degli Scaligeri. La famiglia dei Della Scala, Signori di Verona tra il 1262 al 1387, fu impegnata durante tutto il periodo della loro signoria nel cercare di sedare le lotte interne tra le altre principali famiglie veronesi.
Verona, infatti, come altre importanti città nel periodo del Basso Medioevo, era coinvolta nel conflitto tra Guelfi e ghibellini, due fazioni contrapposte della politica italiana di quei tempi.
Romeo Montecchi apparteneva a un'importante famiglia veronese, che era da sempre schierata dalla parte dei Ghibellini.
Giulietta Capuleti, il cui vero cognome era Cappelletti, faceva parte di una famiglia cremonese, molto probabilmente dei mercenari al saldo di Venezia, schierata dalla parte dei Guelfi.
Anche Dante Alighieri, nella sua opera magna, la Divina Commedia, parla dello scontro tra Montecchi e Capuleti. Nel VI canto del Purgatorio, nei versetti 106/108 è possibile leggere:
Vieni a veder Montecchi e Cappelletti,
Monaldi e Filippeschi,
uom sanza cura:
color già tristi,
e questi con sospetti!
Alla base delle tormentata storia d'amore tra Giulietta e Romeo non c'è quindi solo una lotta tra famiglie di nobili, ma uno strascico della lotta politica italiana di quei tempi.